Sono un vulcano di idee, lo ammetto, e so che è più corretto iniziare con un impegno e continuare con quello per non perdersi via e per lavorare al meglio ma per me è impossibile.
Vi spiego cosa succede nella mia testa e da dove scaturiscono queste pazze idee.
Molto spesso tutto nasce durante un viaggio, quando sono “ferma ma in movimento”.
Quando sono ferma con le mani e non sto digitando nulla sulla tastiera, quando c’è silenzio e riposo dai pensieri della gente che, nel bene o nel male, ti vogliono consigliare o ti vogliono instillare dubbi solo per il gusto di farlo. Quando metto uno stop alle mie paure e non vengono amplificate dalle paure degli altri. Quando mi allontano dalla negatività di chi ha smesso di sognare.
Quando sono in movimento verso altre destinazioni, quando aumenta il contatto visivo e mi colpiscono i colori della terra, i colori dell’ambiente che mi circonda. Quando mi ritrovo su un treno che mi porterà a respirare nuova aria, quando sono alla guida di una macchina con i finestrini abbassati e la musica ad alto volume (sì, lo ammetto, un po di tamarraggine non guasta mai). Quando ascolto…Ascolto veramente i suoni che mi circondano.
Insomma…Durante un viaggio, immersa nel viaggio.
Ed escono alla luce delle fantasie che cerco di portare alla realtà.
Forse non vi ho mai raccontato di un “grande sogno” che è ancora nel cassetto e non vi ho neanche detto che un po quel cassetto è semiaperto ed una parte di questo sogno sta nascendo.
Parlo del lontano 2012 dove, seduta sul muretto di Villa Olmo, con gli occhi rivolti verso il Lago di Como mi sono immaginata un palco nell’acqua, le note musicali, ballerin* affacciati dalle finestre, pittori nascosti nel parco, statue umane e musicisti seduti sulle panchine.
Ed ho iniziato a scrivere appunti sul diario, a chiedere aiuti, a creare un piccolo gruppo, ad avere un logo, a parlare con chiunque pensassi mi potesse dare una mano, a fidarmi di persone sbagliate ed a passare informazioni, grazie alla mia tipica ingenuità da Sagittario, a chi poi ha creato eventi molto simili al mio.
Ho chiuso quel cassetto, dopo diversi anni e mi sono detta che forse non valeva la pena di farmi il sangue amaro per soddisfare un mio desiderio. O per far vedere agli altri che io valgo.
Forse dovevo iniziare a farlo vedere a me stessa e cominciare a credere nelle mie capacità senza avere più nessuna approvazione. Ho pensato che, a chi mi diceva di essere egocentrica, dovevo solo donargli un sorriso e dir loro che sì, sono egocentrica, ma come la maggior parte della popolazione mondiale dove per colmare dei vuoti, usa piattaforme social per avere attenzioni, per parlare con la gente, per fare degli auguri di compleanno, per fare vedere quanto sono felici, quando basterebbe parlarsi dal vivo, abbracciarsi ed iniziare a fare tutto nella realtà dei nostri giorni.
Ed ora, siamo nel 2022, e posso dire di aver creato una parte di ciò che volevo fare.
Posso dire che quando arrivi ad avere quasi 40 anni, quando tutti intorno a te hanno figli, sono sposati, hanno un lavoro fisso e tu no ma che non ti importa perché tu hai ancora la capacità di sognare e che è questa è una priorità che hanno solo i bambini… Beh questa è una grande soddisfazione.
Ci sono momenti in cui mi sento un po’ giù di morale, soprattutto quando incontri persone che ignorano cosa sia l’empatia.
Persone che ti fanno le seguenti domande:
1 Non sei ancora fidanzata?
2 E tu quando lo fai un figlio?
3 Quando metti la testa a posto?
4 Ma un lavoro fisso, no?
5 Dove pensi di andare? In giro per il mondo?
6 Ancora con questi eventi?
Ecco, a loro rispondo in “maniera diplomatica” che una persona può essere realizzata, o meglio una donna, può essere realizzata anche senza avere mille marmocchi intorno (che amo molto da zia e da babysitter) senza avere un uomo di fianco a meno che sia l’amore della tua vita, che alcune domande a me non fanno nessun effetto ma ad una donna che non può avere figli e che li vorrebbe direi di sì, che non c’è bisogno di un’età per iniziare a cambiare il destino della propria vita, che ci sono le passioni e che se si vuole provare a seguire perché no? Che quando vi chiederò dei soldi per poter vivere allora sarete autorizzati a trovarmi un posto fisso e che le vostre paure non riversatele sugli altri e che un giorno anche a voi arriverà il coraggio di cambiare le cose non seduti da un divano ma alzandosi ed andando nella direzione che volete.
Detto ciò ora vi racconto di questi progetti che stanno prendendo forma:
-un Corso di Videodance che sta per finire e forse chissà iniziare, portandolo avanti con delle realtà che sono veramente interessate. Un gruppo di persone che hanno creduto in me e che amano ballare. Partecipare ad un video musicale come ballerina era un mio sogno. Non sono una Jennifer Lopez quindi posso comprendere che era un po’ impossibile realizzarlo ed allora perché non farlo io?
Ed eccoci qua, con un mito della musica come Michael Jackson e delle coreografie fantastiche da poter imparare… E possiamo dire, a breve… nei migliori cinema!!! Curiosi di vedere il lavoro dei ragazzi di Millennium82?
– un Progetto che mi è stato affidato da MondoVisione per il Sistema Bibliotecario Della Brianza Comasca con il contributo di Fondazione Cariplo. Un’unione di altre passioni ed hobby come la lettura – solo libri cartacei please – e lo sport come Beach Volley.
Si è mai sentito parlare di un torneo di beach volley letterario?
Da oggi sì e spero di conoscere altre persone come me in uno dei seguenti eventi!
Concludo dicendo che sì, ho troppi progetti nella testa, ma se riesco a portarli a termine, why not???
Segui i tuoi sogni, sempre…