Quello che avete appena visto è il raggiungimento di un altro sogno nel cassetto che ha trovato spazio nell’universo e si è realizzato.
Avevo anticipato di questo corso ad inizio anno e quando sono riuscita a fare sì che partisse e prendesse piede ero estremamente contenta. Ho sempre voluto poter ballare – o almeno provare-una canzone di Michael Jackson, la mia preferita: “They Don’t Care About Us” e ce l’ho fatta! Quindi con questo corso di videodance abbiamo fatto tornare in scena i video di una delle star più famose che ci siano al mondo:
Partiamo proprio dalla canzone nominata inizialmente di cui protagonista la nostra DALILA LATTANZI che ha deciso di diventare Michael per questa scena e che ci è riuscita egregiamente nonostante le paure e la difficoltà di alcuni passi. Ricordiamo anche che è “colpa sua” se il mio “cervello” ha lavorato per portare in scena questo videoclip:” i 40 anni dell’album Thriller di Michael Jackson!”
“They Don’t Care About Us” parla dell’ingiustizia, del dolore, dell’odio e del pregiudizio ed è stata girata in diverse location tra cui un carcere e nelle Favelas in Brasile. Abbiamo provato a riproporre gli stessi movimenti (parliamo di un Dio della danza, quindi abbiate pietà di noi) ricostruendo diverse scene ed utilizzando abiti più vicini possibili a quelli dei protagonisti del video. Al posto dei vassoi con del cibo, ho deciso di fare posizionare davanti ad ogni ballerino il proprio cellulare. Ai giorni nostri cosa provoca più rabbia, nervosismo e dipendenza secondo voi?
Passiamo ad un’altra canzone, parliamo di BILLIE JEAN in questo caso ho “aiutato” nella scelta dell’interprete di questa melodia dance-pop. VIVIANA MARELLI mi è sembrata la persona più adatta, lei “ballerina di una scuola di danza importante” ha saputo effettuare il famoso passo moonwalking su un pavimento di cemento “mezzo” asfaltato e come sempre ha fatto il suo “dovere” egregiamente.
Nel video di Billie Jean, noterete che non c’è una coreografia precisa, quindi spulciando tra diversi video dedicati a Michael, ho deciso di reinterpretare così la storia di una donna, Billie Jean appunto, che dice che il narratore è il padre di suo figlio e che lui nega. La gente vede e sa. Siamo tutti nascosti dietro ad un angolo a spiare i movimenti altrui…
VITTORIA AMALFITANO si cimenta in uno dei videoclip più iconici e famosi della storia: Thriller Favolosa nei movimenti e soprattutto è riuscita nell’intento di sollevarsi sulle punte come il nostro eroe. Oltre che resistere all’applicazione di paurose lenti nere colorate. Grazie naturalmente alla pazienza ed alla bravura di Sofia Biancucci, una giovane ma professionale make up artist!!
Il videoclip originale consiste in una sorta di un breve film horror. Michael si ispirò ad un film del 1981 dove un ragazzo americano viene morso da un lupo mannaro e si trasforma anche lui in una creatura simile. Diventò uno dei video più popolari della storia e dopo 40 anni chi, al suono di questa musica, non tenta di fare gli stessi passi? Zombie che escono dalle tombe di un cimitero (a noi c’è bastata l’area dell’ex seteria a Como in Val Mulini, grazie all’associazione Abitare Generazioni che valorizza il posto con mostre e concerti). Parrucche, vestiti, camice e sangue ovunque – grazie alla costumista Denise Guzzo che in un momento non idilliaco della sua vita è riuscita a tirare fuori gli indumenti che mi immaginavo da tanto.
Ci pensate un po’? Ai giorni nostri, davanti ad una telecamera o meglio ad un cellulare, invece di abbellirsi ed usare filtri, chi si “imbruttisce”? Meravigliosi dentro e paurosi fuori!
CARLOTTA SOLDANI uno scricciolo di donna, Sagittario come me (quindi già da amare alla follia) che all’atto della decisione della canzone da interpretare come protagonista, mi scrive una e-mail dicendomi: “Voglio fare Bad! Ho bisogno di essere un po’ più “cattiva”!” Non so cosa l’ha portata a questo pensiero ma posso solo dire che la grinta che ci ha messo in questa danza ha fatto più paura di qualsiasi altra azione. Il fuoco che le brucia dentro è così potente che c’è da stare attenti! Avvisati!
Bad nel video originale è ambientato in una metropolitana di New York ed è stato diretto da un certo Martin Scorsese (non so se avete presente) con un budget di circa 2 milioni di dollari. Noi avevamo la Millennium82 (Alex, Sara, Marco e Clarissa) budget inesistente e mi servivano dei pilastri, se guardate il video capirete perché. Il risultato direi che ha soddisfatto di gran lunga le mie aspettative, ma con dei collaboratori così non potevo chiedere di meglio!
Bad parla della cattiva strada e dei ragazzi che, o tentano di uscirne, o cercano di trattenere gli altri per andare negli “abissi” insieme. Noi abbiamo ballato per far sì che la rabbia che cova dentro ognuno di noi si trasformi in energia positiva e vogliamo lanciare questo messaggio in un’epoca in cui sembra ancora tutto tornato all’era preistorica.
.ELISA FRANCHI anche lei ballerina di una “scuola di danza importante” non che mamma della nostra mascotte – il “piccolo Samu”- che ha saputo vincere la sua timidezza e scatenarsi come non mai, scendendo da una scala e cercando di cantare, muovere le spalle, toccarsi il colletto della giacca, il tutto senza finire a gambe all’aria per terra. Beat It era la sua canzone e dopo i primi tentativi dove la paura le faceva perdere alcuni pezzi della coreografia, ha mandato a quel paese i dubbi che aveva nella testa ed ha portato a casa il pezzo senza alcun problema. I’m proud of you baby!
Giornata tranquilla e fresca per le riprese del video di Beat It. Avete in mente 40° gradi all’ombra e noi con giacche in pelle o felpe? Ecco è stato bellissimo scatenarsi e perdere litri di liquidi in questo modo. Abbiamo girato dentro un magazzino grazie alla disponibilità di Alessio Senesi proprietario del Joshua Club, che ha annullato un suo viaggio personale per aprirci il locale. Favoloso.
Anche qui si parla di bande e criminalità e nel vero video c’erano 80 membri di una reale gang. Si scappa dai propri errori ma arriva sempre qualcuno a portarti sulla retta via. Forse un Michael Jackson? Chissà!
DORETTA MARTUCCI una bionda da urlo, che inizialmente si è spaventata di quello che le sarebbe capitato ma poi, dopo vari epiteti verso la mia persona, si è lasciata talmente prendere dal personaggio da andare in giro e provare i passi sul luogo di lavoro (si scherza ‘nè). Un ruolo non proprio facile quello di Michael in Smooth Criminal soprattutto per l’interpretazione che si doveva dare ma, come dico sempre, se non provi non saprai mai se puoi farcela oppure no.
E lei ce l’ha fatta, nel suo completo bianco ed il suo cappello!
STEFANO ERBA c’era anche lui come protagonista, secondario, ma c’era. Erano finiti i ruoli principali e quindi si è cimentato in uno degli investigatori. Vi dico solo che è stato obbligato da 8 donne a partecipare, non ha mai ballato e quando dico mai è mai e per lui la difficoltà era estrema. Ci vogliono le palle per cimentarsi in un’impresa di questo genere. Beh lui le ha avute, oltre che creatore dei badge che avevamo sulle t-shirt durante il video di They Don’t Care About Us (ve ne siete accorti per caso?).
Smooth Criminal e gli anni ’20 (che meraviglia di abiti in quell’epoca). Un grazie a mia mamma Ester Fontana che ha trasformato un cappello bianco in un cappello nero e che è un’aiutante pazzesca per quanto riguarda abbigliamento, ascolto e pazienza con me.
Torniamo a Smooth e la sua storia: un uomo che si preoccupa di una donna, Anne per la precisione, il classico principe azzurro che salva una donzella da loschi individui in un bar. Oramai noi ci salviamo da sole, che dite?
Il video di Michael è famoso perché presenta una mossa di danza nota come magra anti-gravità raggiunta utilizzando cavi e cablaggio. Secondo voi siamo riusciti a farla?
Ed eccoci alla conclusione e come tutte le belle storie c’è sempre un backstage dietro.
Quale canzone migliore scelta come Wanna Be Startin’ Something’ ?
Dopo domeniche di riscaldamento e prove e sabati di lezioni di danza con l’aiuto di una ragazza che quando balla lascia a bocca aperta come Eleonora Simonetti ,che con la telecamera non va tanto d’accordo ma che si è sforzata di non fare trapelare la sua risata super contagiosa…
Con l’aiuto di un Cinema come il Gloria, diretto da Enzo e Jorma, che hanno saputo ascoltarmi e capire che non mi piace dar “fiato alle trombe” ma che ci avrei messo tutto l’impegno possibile per portare a termine il progetto e che jl videoclip sarebbe andato “in onda” prima di alcune pellicole durante la programmazione estiva…
Non posso altro che dire GRAZIE …
Scontato ma non troppo.
Quando si realizza un sogno molto spesso non è solo merito tuo ma è anche merito di chi ti ha dato retta e di chi crede in te.
Una pazzerella, che pretende e richiede molto ma che vede in ognuno di voi qualcosa di veramente speciale ed unico da portare alla ribalta…
See you soon dalla vostra CHICA LAURA